Il progetto “Valsusa Team” promosso dall’Associazione Rondò di Bimbi Onlus, si rivolge a persone diversamente abili, adolescenti ed adulti, con deficit intellettivo o disturbi nell’area della sofferenza mentale, utilizzando lo sport quale fondamentale risorsa per migliorare la qualità della vita.
Attraverso il gioco del calcio si promuove
  • la possibilità di “fare sport” quale contributo alla salute psico-fisica di ognuno e diritto fondamentale di tutti (Carta Internazionale per l’Educazione e lo Sport, art.1, UNESCO 22/11/1979)
  • la realizzazione del diritto all’esercizio della pratica sportiva come indicato dalla Convenzione Onu sulla disabilità promulgata nel 2006
    • art. 3 – Principi generali – comma (c) - la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società
    • art. 30 - Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport
  • il superamento di “barriere sociali”, cioè la pratica sportiva a favore di coloro che non accedono facilmente alle attività proposte dal territorio, normalmente disponibili alla popolazione, per problemi relativi alla propria condizione di disabilità
  • un ambito nel quale sia possibile mettere in opera qualità ed attitudini personali normalmente offuscate dalla dimensione dell’handicap al fine di ridurre la percezione dell’handicap stesso
La nostra Associazione, e la specifica attività del Valsusa Team, si attualizzano e rinnovano costantemente il proprio operare nella dimensione dello “stare insieme”, giocatori, staff, volontari, di fronte alle complessità, nel vivere in modo fruttuoso la sfida verso la “cittadinanza di tutti” attraverso una delle possibili strade, lo sport, incentivando “attività” e “partecipazione”
Nello specifico, il Valsusa Team intende operare a favore dei partecipanti, consolidando la propria attività, per il presente e per il futuro, migliorandone l’efficacia per:
  • la crescita di autostima ed autonomia nei giocatori.
  • il miglioramento di motricità, orientamento spazio-temporale e coordinamento psicomotorio.
  • lo sviluppo/ampliamento di competenze relazionali e capacità di gestione delle emozioni.
  • la strutturazione del proprio stile di vita comprendente spazi socializzati dove si concretizzano la vita di gruppo, l’interazione, il riconoscimento reciproco, lo scambio fra pari.
  • la sensibilizzazione delle istituzione locali e dei servizi socio sanitari e collaborazione di rete per la realizzazione di azioni integrate
  • il coinvolgimento delle realtà cooperative e associative del territorio.
  • la diffusione delle iniziative nel mondo della scuola e tra le famiglie.
  • la costruzione di relazioni di fiducia con le famiglie e contemporaneamente la creazione di spazi di indipendenza reciproca fra genitori e figli con disabilità
  • l’attenzione alla condizione complessiva dei giocatori e nei riguardi di problemi di carattere personale e famigliare